Laghetti e carpe koi

Jikin

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Uruloki
view post Posted on 13/5/2007, 21:17




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A dispetto della difficoltà nell'ottenere buoni esemplari e del non semplice allevamento (questa varietà è piuttosto delicata e necessita costantemente di valori e temperatura ottimali) il jikin è un bellissimo carassio la cui eleganza nelle forme contrasta visibilmente con le forme più “mostruose” di altri eteromorfi. Purtroppo molto raro da noi (lo standard non è conosciuto nei paesi occidentali), è invece apprezzatissimo in Giappone dove gode di grande considerazione e dove è stato ottenuto a partire dal wakin. E' noto anche con il nome di Peacock Tail, ovvero coda di pavone, con una diretta allusione alla particolare conformazione della coda (sempre doppia). Altre differenze rilevabili dalla forma originaria sono: la pinna anale doppia, le proporzioni del corpo, che risulta accorciato, pur senza produrre una grossa compressione dello stesso, e la presenza della gibbosità dorsale, comunque molto meno accentuata rispetto ad altre varietà, come ad esempio il ryukin. La colorazione ideale è bianca dai riflessi metallici con macchie rosse sulle pinne e sul capo (generalmente sono presenti sulle branchie). Purtroppo il jikin è fortemente penalizzato dal fatto che questa colorazione è molto difficile da ottenere naturalmente, per cui la comparsa della pezzatura ideale viene favorita tramite processi artificiali praticati intorno ai tre mesi di vita dell'animale, con la rimozione delle scaglie rosse, che col tempo ricrescono bianche, dalle parti desiderate, fonte per il pesce di notevole stress. Fatto questo che personalmente mi porta a sconsigliarne l'acquisto; un vero peccato vista comunque la bellezza di questo splendido carassio, che sarebbe stato un vero gioiello anche senza manomissioni così pesanti da parte dell'uomo.

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