Laghetti e carpe koi

COME SI SEMINA L'IRIS

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dado_84
view post Posted on 1/9/2009, 15:22 by: dado_84




Scusa se rispondo solo ora, ma il lavoro in vivaio non finisce mai!

Esistono due tipi dormienza del seme. La prima è la dormienza imposta del tegumento seminale che è imposta dallo strato esterno del seme nei riguardi dell’embrione e dei tessuti circostanti (endosperma, pericarpo o organi extrafiorali). Gli embrioni di questi semi germinano facilmente, quando il tegumento è rimosso o danneggiato in modo tale da far passare acqua e ossigeno verso l' interno del seme. Esistono 5 meccanismi che regolano tale dormienza: prevenzione dell’assorbimento d’acqua, impedimenti meccanici dovuti a gusci rigidi e lignificati, interferenza degli scambi gassosi ovvero impedimento dell’entrata d’ossigeno all’interno del seme, ritenzione d’inibitori (il guscio può impedire la fuoriuscita degli inibitori dal seme e quindi inibire lo sviluppo dell’embrione) e la produzione d’inibitori (i tessuti circostanti all’embrione possono produrre sostanze inibitrici, principalmente ABA).

Il secondo tipo di dormienza è la dormienza imposta dall’embrione e non dipende dai tessuti circostanti né dal tegumento ma è insita nell’embrione stesso. Questa è dovuta principalmente alla presenza d’inibitori (ABA) come pure dall’assenza di sostanze promotori del risveglio embrionale come l’acido gibberillico e composti affini definiti gibberelline (GA). In questa tipologia di semi la mancata germinazione è dovuta ad un mancato calo del rapporto sostanza inibitrice/sostanza stimolatrice ovvero dal rapporto ABA/GA.

Molti semi, specialmente quelli dormienti (ciò varia da specie a specie) per poter germinare richiedono nel periodo di piena idratazione di un periodo di freddo. Questa é una caratteristica delle specie di zone temperate ed è una necessità, un carattere di sopravivenza, poiché questi semi germinano non in autunno ma nella primavera successiva. Si può ovviare a questo «problema» stratificando i semi ovvero simulando l’inverno. Questa è una pratica molto comune in orticoltura, poiché trattandosi di un’industria non c'è il tempo di aspettare che la natura faccia il suo corso anche per ovvi motivi economici.

Una bassa concentrazione di GA indotta da un’alta concentrazione di ABA è responsabile della dormienza dell’embrione (ABA induce la sintesi di sostanze che impediscono la produzione di GA). Le GA a sua volta stimolano la produzione di enzimi che idrolizzano le riserve d’amido presenti nei cotiledoni del seme rendendo cosi disponibili le sostanze nutrienti all’embrione favorendo cosi la germinazione. Si può osservare un alto rapporto di ABA nei confronti di GA proprio nei periodi di freddo a cui è sottoposto il seme. È stato inoltre confermata la presenza nell’embrione di una zona sensore del freddo dove viene accumulato un precursore inattivo delle GA che con il freddo è convertito nella forma attiva che poi scatena i fenomeni già citati.

Un altro fattore che regola la concentrazione di gibberelline nell’embrione, e quindi la sua germinazione, è il fotoperiodo ovvero la durata del giorno. Quest' ultima è percepita dal fitocromo, molecola normalmente presente nei semi e specialmente in quelli che richiedono di un periodo di buio per poter germinare. Il rapporto (concentrazione) tra la forma attivata e la forma disattivata regola, l’induzione della produzione di GA che in seguito scatena la germinazione del seme.

Da tutti questi fatti (e moltissimi altri non menzionati) si può capire quanto è complicato il processo di germinazione del seme e da quanto sono intricate le vie che portano a tale processo. Nei semi dormienti la cui germinazione è regolata dal rapporto ABA/GA e dal freddo, l’induzione di tale può essere accelerata o somministrando GA esogene (baypassando quindi il lag di tempo necessario alla sintesi di GA indogena) o simulando il periodo di freddo che converte il precursore inattivo della GA in molecola attiva di GA.
Parlando in generale gli ormoni vegetali sono prodotti molto costosi e quindi come tali non sono molto accessibili ai «comuni mortali» ne sono convenienti alle piccole imprese.

Rispondendo alla tua domanda dopo questo preambolo, questo è un processo largamente impiegato nell’industria agricola partendo dai semi dei cereali fino alle piante ornamentali. Concretamente per le rose non saprei dire, so di sicuro che non sono riprodotte da seme, poiché è difficile garantire cosi il mantenimento di caratteri che sono peculiari per un particolare ibrido. Poi bisognerebbe investigare un po’ sulla morfologia del seme della rosa e vedere se la dormienza è imposta dal tegumento oppure dall’embrione. Se é imposta dal tegumento, una lacerazione-scarrificazione, un trattamento con sostanze chimiche che indeboliscano il tegumento potrebbero avviare il processo di germinazione altrimenti se è imposta dall’embrione, somministrazione di GA oppure simulazione del periodo di freddo.


Scusate se sono stato un po’ troppo scientifico! :D
 
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23 replies since 21/8/2009, 20:33   7172 views
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