Premetto che questo progetto e' tutto in via sperimentale ma in base ai miei calcoli dovrebbe funzionare. L'idea è partita vedendo quanto viene limpida l'acqua dove coltivo le ninfee tropicali e dove non ci sono pesci rossi o carpe che smuovo il fondo.
Approfittando della mia passione delle piante, che praticamente mi riempiono tutto il laghetto durante l'estate, ho pensato di sfruttare le loro capacità di filtrazione e isolarle dai pesci, anche perché sarebbe inutile avere bellissimi pesci coperti dalle piante. E allo stesso modo, non potrei rinunciare alle mie ninfee preferite..
Per le piante ho usato la parte poco profonda che va dai 40 ai 50cm. Eccola:
Il laghetto è stato pulito da poco e le piante sono ben potate, ma dovranno crescere soprattutto il prossimo anno visto che ormai siamo a fine stagione. Rigorosamente senza la presenza di pesci, questa zona creerà acqua limpidissima, per merito delle ninfee tropicali ma anche ossigenanti, e fondo ben intatto mai smosso, ideale per ospitare organismi filtratori e batteri che normalmente abbiamo nei filtri biologici.
A questo punto si arriva alla parte del ponte dove c'è una zanzariera che blocca l'entrata dei pesci.
Ho approfittato del ponte e della zanzariera sottostante per creare una sorta di filtro biologico per eliminare ciò che è rimasto alle piante. Sarà coperto dalle tavolette del ponte. (Componente abolito poco dopo, in quanto risultato inutile).
L'acqua dopo essere passata da tutte le piante, passerà anche da qua molto lentamente ma in modo continuo.
Ecco che si arriva finalmente all'area dedicata ai pesci, che è profonda intorno al metro, ed ha una struttura concava affinché il materiale di scarto prodotto dai pesci si depositi in un unico punto facilitando la rimozione:
Le poche piante che ci sono, sono ben protette da sassolini per impedire lo svuotamento dei vasi da parte dei pesci, che quando ci si mettono sono proprio dei casinisti
Comunque sia sarà un area sempre libera per vedere bene i pesci.
Sul fondo di questo lato è posizionata una piccola pompa da pochi litri l'ora (14W), che aspirerà l'acqua,
la farà passare da una lampada uv, (lampada uv abolita, risultata inutile) e successivamente la porta dalla parte opposta del laghetto dove ci saranno le piante, iniziando nuovamente il ciclo di depurazione.
Al contrario dei filtri tradizionali, l'acqua deve essere spostata lentamente, per dare modo alle piante di fare il loro lavoro, ma anche di far depositare eventuali particelle sospese, di sfruttare il filtro meccanico naturale che offrono le alghe filamentose (da tutte molto odiate ma utili in questo caso) radici, ecc. inoltre i microrganismi come dafnie ecc. avranno modo di svilupparsi senza essere disturbate da un movimento d'acqua.
Senza contare poi la maggiore efficienza della lampada uv avendo uno scorrimento d'acqua lento.Con questo metodo dovrei nella migliore delle ipotesi, arrivare addirittura anche a poter spegnere la lampada uv nei periodi estivi dove le piante sono in piena crescita e capaci di ostacolare completamente la nascita di unicellulari.
Questo però sarà un esperimento che farò il prossimo anno ;-) ma è già tutto attivo, devo solo finire di sistemare alcune cose. Ma sono già pronto per ospitare i pesci.
Come forse ho già detto sono in trattative per l'acquisto di una bellissima carpa koi Showa. Per il resto metterò la mia ventina di pesci rossi.
Spero che il mio esperimento darà ottimi risultati. Non ha filtri da pulire (quindi manutenzione ridotta), poco consumo energetico, nessuno recipiente enorme esterno da dover nascondere, sistema abbastanza autosufficiente in caso di black out, possibilità di conoscere i microrganismi e fauna locale che normalmente non vedremo mai a causa dei pesci (a parte qualche girino).
Come valutate la cosa?
Edited by x5494 - 30/8/2013, 17:58