Laghetti e carpe koi

PRIMO laghetto, come lo imposto?

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view post Posted on 11/5/2022, 15:51

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Ciao a tutti, da qualche hanno ho questo sogno nel cassetto di realizzare un bel laghetto. Spazio non mi manca, e avrei anche individuato la zona in giardino dove potrei realizzarlo.

Vorrei riuscire a realizzare un laghetto completamente autosufficiente, senza impianti di filtraggio e senza dove cambiare l'acqua e pulirlo ogni anno.

(Correggetemi se sbaglio) sempre da quel che ho capito, le regole chiave per questo tipo di laghetti sono:
- almeno 40% di superficie ombreggiata, e questo mi andrebbe bene perché amo le ninfee/affini
- tante piante ossigenanti e tante piante galleggianti
- una zona da dedicare esclusivamente a piante fitodepuratrici
- tanti animaletti filtranti (bivalvi, Gasteropodi, gamberetti ecc.)
- numero non troppo elevato di pesci

Ora questo è ciò che ho letto su internet, mi piacerebbe sapere un parere di chi ha esperienza in merito, è fattibile una cosa di questo tipo? funziona?
Più che altro, sempre da quel che ho letto, ci sono delle dimensioni minime affinché il laghetto sia autosufficiente, quali sono queste dimensioni minime? diciamo che io avrei in mente una roba da 25/30 mq in totale, con profondità variabile anche oltre il metro se aiuta nel processo (diciamo un massimo di 35/40mc di acqua).

grazie a chi può aiutarmi
 
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view post Posted on 11/5/2022, 20:25
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Ciao, ti premetto che io ho avviato il mio laghetto solo da un anno, 8x5metri filtrato tramite due zone umide con breccino e piante di 5x2 metri cadauna - quindi la fitodepurazione copre una superficie del 50% rispetto al laghetto delle koi, che sono una trentina -alcune già di 50-60cm. Giá ho ri-iniziato a dargli da mangiare molto e spesso usando cibo top e molto proteico - parametri acqua ottimi. In teoria quello che hai in mente sarebbe una metá del mio.
Direi che dal punto di vista "tecnico" sono abbastanza ferrato, essendo un veterinario "in pensione anticipata" e con ventennale esperienza di acquari tropicali (discus ed mbuna) ma di filosofia giapponese non ne capisco una beneamata mazzancolla!
Secondo me devi distinguere l'aspetto tecnico da quello estetico, ci puó essere un laghetto bellissimo ma che non "funziona" ed invece un altro brutto come la fame ma in cui tutto fila liscio ed i pesci crescono belli e sani.
In Giappone non ci sono mai stato e purtroppo non credo ci potrò mai andare per motivi familiari ma seguo assiduamente e sono in contatto con persone inglesi (sono nato a Londra) che importano koi dal Giappone in quantità industriale e sono decenni che fanno avanti ed indietro oppure ci vivono fissi (soprattutto gli ultimi due anni non potendo andare e venire facilmente), sono persone che si danno del tu con i proprietari delle migliori farm e da loro ho appreso qualcosa su come lavorano (molta esperienza di varie generazioni, tanta passione ma poca scienza ed ancora meno filosofia). Poi mi appoggio molto ad un forum americano (koiphen.com) perché purtroppo questo qui ha visto un declino forse causato dal fiorire di gruppi facebook che a mio avviso lasciano il tempo che trovano.
Il mio laghetto é molto poco Giapponese ed ancora meno Zen, per il semplice fatto che vivo in collina nell'immediato entroterra della costa abruzzese, il terreno é argilloso, alcalino e d'estate é arido e riarso, bonsai e giardini di muschi ed aceri non durerebbero. Non so dalle tue parti cosa sia possibile coltivare.
Ultimamente sembra aumentare l'interesse per la fitodepurazione rispetto ai filtri tradizionali però a mio avviso é errato ritenete che la prima sia un metodo "naturale" rispetto ai secondi. Si basano entrambe sugli stessi batteri nitrificanti, i filtri tradizionali li concentrano in uno spazio più ridotto, la fitodepurazione richiede una superficie più ampia ma ha il beneficio che le piante aiutano a rimuovere anche i prodotti finali (nitrati e fosfati).
Io ho scelto questo sistema anche per poter tenere piante che altrimenti qui non resisterebbero. A prescindere dal tipo di filtrazione secondo me per tenere le koi come si deve ci vuole comunque un sistema molto efficiente, quando l'acqua sale sopra ai 22° io do almeno 1 kg di cibo a settimana ed un laghetto senza filtraggio andrebbe in malora immediatamente. Da quel che so in Giappone i laghetti koi (e sono per lo piú pubblici e non privati) hanno o molto ricambio d'acqua o filtraggio.
Quindi o hai una sorgente a portata di mano oppure sei costretto ad un qualche tipo di filtraggio - se fatto come si deve non dovresti avere bisogno di fare cambi d'acqua ma solo rabbocchi. Se non vuoi fare quanto sopra sarebbe meglio considerare pesci meno impegnativi.
Per quanto riguarda gli organismi filtratori da quello che ho letto anche quando funzionano per il meglio i benefici da loro apportati sono minimi ma quando ci sono problemi e muoiono rilasciano così tante sostanze che praticamente avvelenano tutto.
Questo é un video di come ho realizzato il mio, le didascalie sono in inglese perché a beneficio del forum internazionale ma fammi sapere se servono delucidazioni
.
P.S. se procederai a costruire un laghetto preparati ad un coro di rane e rospi, sono quasi inevitabili

Edited by Paul Sabucchi - 11/5/2022, 21:44

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view post Posted on 11/5/2022, 22:17

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Ciao, grazie tante per la risposta, ho visto il video ed il tuo laghetto ed è veramente un bel lavorone! Come giustamente hai detto te, dell'aspetto estetico e "zen" ne ne occuperei dopo, l'importante è arrivare a creare un laghetto funzionale.

Premetto che la mia idea di lago autosufficiente è solo perché da totale ignorante in materia lo reputo più semplice da gestire e più economico, ma forse di sbaglio. Nulla mi vieta in futuro di aggiungere un impianto filtrante vero e propio se la fitodepurazione non dovesse andare bene.

Interessante l'idea di creare delle vasche apposite con piante depuranti come hai fatto tu, io avevo in mente una cosa più mescolata, senza distinguere le vasche.

Ho visto una persona in un altro forum che con un laghetto molto più piccolo (saranno 10mq) che ha coperto l'intera superficie di ninfee e poi qualche acqua ossigenante sotto, nessun filtro, solo una pompa che smuove l'acqua, l'acqua rimane sempre abbastanza pulita e quel paio di koi che ha stanno bene.

Quali sono gli elementi importanti per le Koi? una buona ossigenazione e una carica batterica bassa? Nel senso che omettendo impianti di filtraggio grossi e costosi, potrei integrare un bel UVC alla fitodepurazione, e riempire l'acqua di piante ossigenanti.

Diciamo che la mia priorità non sono le Koi, almeno non per ora, le trovo bellissime ma da neofita non vorrei commettere errori. Per ora mi accontento anche di qualche shubunkin e di tante ninfee, magari una o due koi se vedo che l'ambiente funziona

Comunque, settimana prossima torno a casa e inizio anche a prendere anche qualche misura reale.
 
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view post Posted on 12/5/2022, 14:38
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Ciao, fai bene a riflettere quali sono i tuoi obiettivi, che tipo di laghetto vorresti avere? Quali sono le tue priorità? La bassa manutenzione? L'estetica giapponese? Le piante acquatiche come le ninfee? Le carpe Koi? Un budget contenuto? Non tutti questi aspetti possono essere facilmente conciliati: in Giappone i laghetti e soprattutto le piante circostanti godono di attenzioni maniacali giusto per dirne una: aceri giapponesi e salici che si specchiano sul laghetto sembrerebbe una cosa scontata ma hai presente quante foglie cadono nel laghetto? Saresti pronto a passare molto tempo a rimuoverle subito con un retino oppure avere uno skimmer di superficie che comunque andrebbe pulito spesso?
A mio avviso non esistono laghetti a manutenzione zero, anche il laghetto che hai descritto, con una discreta superficie ed un numero ridottissimo di pesci, sarà in grado di andare avanti così per qualche anno ma senza un minimo di pulizie periodiche e cure stagionali in capo a qualche anno si ritroverá con un grosso accumulo di sedimenti sul fondo e le piante ingolfate di radici, nuova crescita, alghe ed erbacce.
Sicuramente un laghetto popolato solo da carassi quali Shubunkins, Sarasa o canarini sarà meno esigente di uno con le carpe, solo per il fatto che se tenute come si deve queste ultime cresceranno fino ad avere una massa corporea decine di volte superiore, con tutto quello che comporta. Tre o quattro anni orsono decisi di passare gradualmente dagli acquari tropicali alla "pescicoltura outdoor", ho allestito dei mastelli (da 275 fino a 1500 litri) con una pompa ed un buon numero di piante, anche messe a dimora in dei "cestelli cenobiotici" come da istruzioni del dr Novak. In soldoni la decina di pesci rossi che ci ho messo ci hanno campato ma senza crescere un granché, dopo un anno nel laghetto nuovo con le Koi la loro massa corporea sarà almeno triplicata, non so se per merito del cibo "super" o per il miglior habitat.
La mia opinione, personale e non necessariamente applicabile a te, è che (almeno per quanto riguarda la componente laghetto e non per i contorni orientalizzanti) se vuoi una soluzione meno impegnativa per quanto riguarda attrezzature e manutenzione io farei un laghetto sui 8-10mq -più piccolo si chiamerebbe pozzanghera- con una buona pompa (sui 5-6000 l/h) immersa nel punto più profondo che manda acqua o ad un filtro pressurizzato (messo a filo livello del laghetto) oppure ad un filtro a camere (posizionato più in alto), d'estate i filtri andranno sciacquati ogni settimana o due- ambedue possono essere corredati di chiarificatore UV (quelli con lampada da 22w dovrebbero bastare), ninfee rustiche (quelle tropicali vanno tenute riparate in inverno) messe a dimora sul fondo ma in vaschette tipo quelle per lettiera per gatti con terriccio bio, Osmocote, breccia e poi ciottoli a coprire per impedire che i pesci rossi "sgrufolino".
Altre piante o in una zona separata o su uno scalino sui bordi ma in ceste traforate. Il tutto secondo me è fattibile con un migliaio di euro se fatto con telo e sottotelo, magari più se in muratura.
Se invece pensi di mettere delle Koi, ora of in futuro, secondo me servono almeno 3x4 metri -anche se pensi di metterne solo un paio perché comunque quando saranno di 50-60 cm ci metteranno un solo colpo di coda ad ad andare da un capo all'altro, e dotazioni superiori per filtraggio ed ossigenazione. Il sistema può essere simile a quelli descritto per il laghetto X pesci rossi - solo in scala maggiore (sui 1500-2000 euro) oppure una alternativa migliore ma più dispendiosa sarebbe di istallare un dreno di fondo da 110mm (meglio se aerato con relativa pompa per l'aria) ed uno skimmer di superficie che per gravità vanno ad una vaca di decantazione -leggi mastello da 500 litri (o ancora meglio sarebbe un prefiltro meccanico tipo Sieve o tamburo rotante - ma costano un occhio) poi la pompa che manda acqua alla filtrazione biologica (letto fluido e/o filtro a doccia e/o fitodepurazione).
In qualsiasi caso ci sono poi da fare considerazioni circa la posizione del laghetto, se esposto in pieno sole come evitare che si surriscaldi in estate, in inverno può ghiacciare od accumulare neve?
Per me il laghetto è comunque una opera abbastanza a lungo termine (e non abbiamo parlato di permessi ed autorizzazioni - comunque tieniti a minimo 2 metri dai confini come da Codice Civile) quindi bisogna pensare cosa comporterà mantenerlo non solo il primo anno (in cui ci saranno comunque problemi di dentizione) o due ma come sarà dopo 5 o 10 anni.
Ciao
 
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view post Posted on 13/5/2022, 08:59

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Sto riflettendo ultimamente, per evitare di fare come sempre faccio, ovvero che mi butto a capofitto in progetti mastodontici che poi non riesco a gestire.

A questo punto penso di aver in mente un idea ben precisa, non appena torno a casa lunedì cerco di capire quale possa essere una dimensione adeguata.
Diciamo che vorrei realizzare un laghetto, che sia facile da realizzare (facile a livello tecnico) e relativamente economico (chiedo troppo eh? lol), principalmente puntando sulle ninfee come protagoniste, almeno in questa fase iniziale. Poi tra qualche anno, facendo anche la dovute modifiche aggiungere koi, tartarughe o altro. Diciamo anziché buttarmi a capofitto in progetti mastodontici subito, inizio step by step

Rimane l'idea dell'autosufficiente, almeno per ora. Io non voglio fare un laghetto zero manutenzioni, nel senso che mi va benissimo pulire dal limo una volta l'anno ed eventualmente anche cambiare l'acqua. Ho scoperto un vivaio vicino casa che è specializzato in biopiscine, completamente esenti da filtro e ne ho trovato un altro (prov. Cremona) che alleva Koi, che a sua volta hanno realizzato una biopiscina da 10 anni, completamente balneabile e dove convivono circa 30 koi, alcune di 60cm. Sicuramente farò un salto da loro per capire un pò il funzionamento,

Nel frattempo studio un pò la fattibilità quanto a realizzare un impianto di filtraggio, informandomi un pò mi sembra che l'opzione più economica ed efficiente (se fatta DIY) è un filtro a camere giusto? con tanto di filtrazione meccanica + biologica. Il problema principale è portarci la corrente, ma anche qui, ho tempo per pensarci, fino a luglio probabilmente non metterò mano all'escavatore.
 
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view post Posted on 13/5/2022, 14:47
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Ciao, continua a pianificare a tavolino che è più facile fare modifiche sulla carta che sulla muratura!
Nulla ti vieta di fare come dici tu, inizia "leggero" e poi puoi sempre fare modifiche. Però dovresti fare in modo che per fare le modifiche non devi sfasciare tutto o quasi quello che hai già posto in opera e dover rifare tutto d'accapo. Quindi in primis le dimensioni del laghetto - è difficile ingrandire un laghetto già esistente, perciò meglio farlo grandicello da subito.
La seconda cosa è la qualità del telo, per il momento i migliori sono quelli in EPDM da 1 mm circa, quelli in PVC costano meno ma durano meno e sono più difficili da usare, ora ci sono anche quelli in HDPE, in teoria buoni quanto o più dell'EDPM ma più difficili da trovare e forse costano altrettanto. Considera 11-13€ mq più il sottotelo.
Per terza cosa i tubi per il filtraggio. Il sistema più economico e semplice da mettere in opera è una pompa nel punto più basso del laghetto che manda l'acqua fuori al filtro tramite un tubo "a vista" nel laghetto, quindi tutto rimane accesibile. Ha però lo svantaggio che i detriti in questo modo vengono un po' "frullati" dalla pompa prima di arrivare al filtro meccanico, rendendoli più difficili da filtrare ed inquinando un po' l'acqua. Il modo migliore è invece quello "per gravità" quindi istallare un dreno di fondo ma bisogna prima di mettere il telo collocare sul fondo della buca il dreno e relativi tubi (da 110mm in PVC PN10 ad incollaggio ed anche eventuale tubo X l'aria) e poi bucare il telo in corrispondenza del dreno e sigillare da sopra con relative flange e viti. Il tubo da 110 poi va o ad una vasca di decantazione a filo del livello nel laghetto - opzione facile e meno dispendiosa - (io uso un mastello da 750 litri) oppure un prefiltro meccanico come un Sieve (€€€) o un tamburo rotante (€€€€) a cui sono connesse le pompe che mandano l'acqua al filtro biologico (che possono essere facilmente autocostruiti, a mio avviso i migliori sono quelli a letto fluido).
Questo sistema ha il vantaggio che i sedimenti vengono "risucchiati" passivamente e non "frullati dalla pompa".
Ora non è che devi mettere tutta questa filtrazione subito, ma se non metti i tubi ed il dreno da subito queste opzioni ti saranno per sempre precluse.
Sarà utile vedere cosa ti propongono quelli delle biopiscine - sarei sorpreso se fosse un sistema meno elaborato del mio e se lo fosse avrei molta poca fiducia in loro. In parole povere la mia è una biopiscina, una volta che tutto è realizzato a parte lo specchio d'acqua pieno di piante non vedi un granché altro, quindi sembra tutto semplice. In realtà non lo è, tutta l'impiantistica è sepolta.
Di questi tempi bisogna considerare il consumo d'elettricità perché il filtraggio deve girare sempre 24/7/365. Io uso otto pompe molto efficienti, delle Sunsun CTP 2800, ogniuna consuma solo 10w e spinge 3000 l/h, in estate attacco la pompa ad aria (20w X 2800 l/h) quindi il mio laghetto consuma 80w sei mesi l'anno e 100w gli altri 6. Ho anche 2 UV da 36w ognuno che ho usato per qualche giorno l'anno scorso (c'è da aspettarsi una proliferazione di alghe unicellulari -acqua verde- in un laghetto nuovo e prima che le piante si siano accresciute e moltiplicate) ma spero ora di doverli usare poco o nulla.
Oddio, in teoria esistono dei sistemi ancora più efficienti per muovere l'acqua chiamati air-lift, usati anche in alcune biopiscine ma a conti fatti ho preferito usare le pompe tradizionali.
Il nocciolo della questione è che in un laghetto ci saranno sempre da smaltire dei residui "chimici" come l'ammoniaca escreta dai pesci e dei residui solidi come le deiezioni dei pesci, il cibo non mangiato, foglie cadute e vegetazione morta, alghe disfatte, eventuali pesci morti e non rimossi (e poi man mano che questi solidi si disfano liberano altre sostanze chimiche). Un laghetto abbastanza grande, bene impostato e poco popolato può andare avanti senza molti degli accorgimenti suddetti ma semplicemente con un po' di cura e manutenzione, se però in seguito vuoi aumentare numero e dimensioni dei pesci o lo adegui se fattibile o lo rifai d'accapo o sai che andrai incontro a dei problemi.
Onestamente il mio apporto non è quello di consigliarti quale via scegliere ma piuttosto assicurarmi che tu lo faccia a ragion veduta. Ciao
 
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